La rata del mutuo, è una quota che, chi sottoscrive un mutuo deve versare all’isitituto di credito o banca. E’ composta da due parti: la parte di capitale del prestito e la parte di interessi dovuti all’istituto mutuante il cui ammontare è dovuto dalle condizioni scelte, durata e importo, ed una relativa parte degli interessi alla banca per il mutuo. La frequenza e la quota del pagamento della rata del mutuo è definita dalle scadenze stabilite in fase contrattuale, che possono essere di diversi tipi: mensili, trimestrali, semestrali o annuali. Ci sforzeremo ora di chiarire e spiegare i diversi tipi e opzioni che compongono i tassi delle rate del mutuo disponibili.
Mutuo Tasso Fisso: sicurezza e tranquillità
E’ la formula, detta “alla francese”, in cui l’ammontare degli interessi viene determinata all’inizio e non varia più per tutta la durata del prestito e la rata rimane costante nel tempo, è quello più semplice e maggiormente usato.
I mutui a tasso fisso garantiscono la massima tranquillità e la totale razionalizzazione delle spese: la rata mensile non varia una volta sottoscritto il contratto.
Il tasso fisso costa di più rispetto ad un tasso variabile, il motivo è molto semplice: la banca erogatrice stabilisce in base ad una serie di criteri quale deve essere il tasso di interesse per tutta la durata del mutuo; è chiaro che la banca si deve mettere nelle condizioni di non dover mai perdere sul costo del denaro che essa stessa prende in prestito ed eroga ai clienti mutuatari. Il tasso fisso praticato aumenta con la durata di restituzione (5, 10, 15 anni e così via), il motivo è semplice: è assai più difficile prevedere a lungo termine il valore dei tassi e per questo motivi ci si difende tenendolo alto.
Per molti mutuatari la scelta del tasso fissorappresenta la sicurezza di sapere quanto pagare a fine mese e avere tranquillità senza dover seguire l’andamento del costo del denaro.
Le durate dei più comuni mutui a tasso fisso sono i seguenti:
- mutuo 30 anni
- mutuo 20 anni
- mutuo 15 anni
Le rate spesso vengono saldate mensilmente e conoscendo in anticipo l’importo risulta facile gestire il budget familiare.
Mutuo tasso variabile: convenienza, ma propensione al rischio
Formula in cui l’ammontare della quota della rata dipende dall’andamento del costo del denaro. Se i tassi sono in salita la rata aumenta, se sono in discesa la rata di conseguenza diminuisce. Un mutuo a tasso variabile è un buon modo per approfittare di bassi tassi d’interesse ed è scelto dai proprietari come un modo conveniente per poter ottenere un prestito più grande di quanto altrimenti potrebbero beneficiare. Questo tipo di muti quindi, sono i più rischiosi. Normalmente vengono fissati dei tetti per il tasso d’ interesse e per la quota della rata mensile, come un mezzo di tutela dei consumatori e una salvaguardia contro vertiginosi aumenti dei pagamenti.
Un mutuo variabile che parte da un tasso estremamente ridotto può diventare a breve molto rischioso per il mutuatario: più contenuto è il tasso iniziale, più alta è la quota di capitale che si comincia a rimborsare; nel caso in cui durante la prima parte del prestito il costo del denaro dovesse crescere notevolmente, anche la rata subirebbe un incremento improvviso e sostanziale.
Un tasso variabile ha quattro parti fondamentali:
- il tasso d’interesse iniziale
- l’intervallo di adeguamento
- l’indice
- il margine
Mutuo tasso misto, flessibile
Formula in cui è prevista la possibilità per il mutuatario di cambiare una o più volte nel corso del contratto e a scadenze prestabilite la modalità di calcolo degli interessi (da tasso fisso a variabile e viceversa).
L’aspetto positivo del tasso misto è di avere fortunatamente un’ancora di salvezza in caso di aumento dei tassi (o di una loro inversione di tendenza) rappresentata dal passaggio al tasso fisso, resta il fatto che quando i tassi aumentano coinvolgono anche i tassi fissi che non saranno più quelli che potevamo scegliere in precedenza.
Mutui a tasso convertibile
Esiste infine il mutuo a tasso convertibile: si tratta di un ibrido fra un tasso fisso e un tasso variabile. Nei mutui convertibili, il tasso d’interesse rimane lo stesso fino a quando una specifica pre-determinata condizione viene soddisfatta con riferimento ai tassi di interesse attuali.
Un mutuo ipotecario convertibile offre il vantaggio di una rata prevedibile come un tradizionale tasso fisso, con l’aggiuntiva possibilità di risparmiare qualora i tassi di mercato scendano abbastanza per attivare la clausola di conversione.