TAN e TAEG sono due i parametri che caratterizzano qualsiasi tipo di prestito sul mercato.
Bisogna dunque informarsi bene e capire la differenza tra TAN (Tasso Annuo Nominale) e TAEG (Tasso Anno Effettivo Globale). A volte, raramente, è possibile trovare invece la dicitura TEG (Tasso Effettivo Globale) al posto di TAEG.
Vediamo le due definizioni.
TAN – Tasso Annuo Nominale
E’ il tasso di interesse nominale espresso sul capitale erogato al richiedente. Il calcolo del TAN non viene effettuato includendo alcune voci come il costo di oneri aggiuntivi: ad esempio, eventuali spese di istruttoria e di incasso.
TAEG – Tasso Annuo Effettivo Globale.
Il Tasso Anno Effettivo Globale indica, in percentuale su base annua, il costo totale del prestito. Il TAEG comprende anche tutti gli oneri accessori e le spese (istruttoria, apertura pratica, incasso delle rate, assicurazioni, ecc…), che il soggetto debitore dovrà versare oltre agli interessi diretti sulla somma di denaro finanziata.
Il termine TAEG, per quanto riguarda il settore mutui è stato recentemente sostituito dalla sigla ISC (acronimo di Indicatore Sintetico di Costo), con caratteristiche identiche.
Elementi che influiscono sul calcolo dell’ ISC
1. Rateizzazione degli interessi:
Gli elementi che influiscono direttamente sul taeg (isc) vi è il frazionamento degli interessi in base alla periodicità del rimborso a rate (vedi anche l’ammortamento alla francese, il più utilizzato da banche e istituti di credito).
Se la somma corrispondente algi interessi venisse versata in un’unica soluzione a fine anno, l’ente finanziatore non avrebbe quel “guadagno” che contribuisce ad accrescere il Taeg rispetto al Tan. Considerando questa caratteristica è facile capire come il taeg sia più elevato all’aumentare del frazionamento degli interessi e, ovviamente, all’aumentare del tasso. Un prestito rimborsabile tramite rate semestrali avrà un taeg leggermente più basso di uno a rate mensili.
2. Spese accessorie (istruttoria, assicurazioni…)
Sono tutte le spese obbligatorie connesse alla redazione della pratica del finanziamento:
- costo d’apertura;
- spese di riscossione dei rimborsi e d’incasso delle rate (se previste contrattualmente);
- spese di assicurazione o garanzia imposte dal creditore e intese ad assicurare il rimborso totale o parziale del credito;
- costo della mediazione eseguita da un intermediario;
- altre spese previste dal contratto.
Il TAN e TAEG nei mutui e prestiti
La legge n. 141 del 1991 stabilisce l’obbligo di inserire negli annunci pubblicitari che promuovono la concessione di un credito al consumo, la cifra corrispondente al T.A.E.G. dell’operazione di finanziamento.
La cifra indicante il TAEG è generalmente affiancata da quella del TAN (che rappresenta il TAEG al netto delle spese). Il TAEG è in definitiva un indicatore che rappresenta il costo totale del finanziamento e può essere facilmente utilizzato per riuscire immediatamente a confrontare le numerose offerte di prestito e mutuo presenti sul mercato.
Soglie d’usura e tassi massimi applicabili
La Banca d’Italia emette trimestralmente un documento con il quale impone agli istituti finanziari i tassi massimi applicabili per le singole operazioni di finanziamento.
Di seguito vi indichiamo il link da seguire per controllare i tassi massimi:
http://www.bancaditalia.it/media/comsta/2012/Comunicato-stampa_27092012.pdf