Il mercato dei mutui e dei prestiti è sempre interessato da continue innovazioni di prodotto. Il prestito ed il mutuo vitalizio sono degli speciali tipologie ipotecarie.
Quest’oggi ci dedicheremo ad una delle formule di derivazione anglosassone, introdotta recentemente sul mercato italiano:
- Il Prestito Vitalizio (legge n.248/2005)
OFFERTA PRESTITI VITALIZI ALIPRESTITO S.P.A.
Per capire meglio le caratteristiche dei prestiti vitalizi, nati in Inghilterra ed introdotti in Italia solamente 6 anni fa, proponiamo un’offerta Aliprestito s.p.a.
- Età minima: 65 Anni – No età Massima.
- No diminuzione importo all’aumentare dell’età
- Importo erogabile: Da 32.000 a 350.000 euro.
- No pagamento rate, vita natural durante del richiedente
- Assenza di reddito dimostrabile
- Anche per cattivi pagatori e protestati
- Periodo di rimborso, a discrezione di chi ha ottenuto il prestito, nonché degli eredi o degli aventi causa
- Immobile di proprietà e residenza
- Possibilità di rimborso anticipato (ad es.vendita dell’immobile) e pagamento penale
- Riscossione del finanziamento in un’unica soluzione. Idem per rimborso
Con tale formula di prestito viene posta un’ipoteca di primo grado sull’immobile. E’ richiesta, quindi, anche la presenza del notaio.
Solitamente, il finanziamento verrà cointestato anche al coniuge o convivente, se esistenti. Ciò è importante, dato che alla morte dell’uno, non si può obbligare l’altro a saldare il debito. Entro 10 mesi dalla morte dell’intestatario del prestito più longevo, gli eredi o aventi causa devono rimborsare il debito.
Se il valore del debito supera il valore economico dell’immobile, l’importo da rimborsare corrisponderà solamente a quello ottenuto dalla compravendita dell’immobile, non pretendendo in cambio nessuna differenza, a titolo integrativo.
Consigli per gestire con parsimonia il prestito vitalizio
Leggendo le caratteristiche di tale prestito, vi sorgerà a primo impatto un interrogativo. Ma tale prestito è molto rischioso, soprattutto perché gli interessi a capitalizzazione annuale genereranno il tanto contestato fenomeno dell’anatocismo (interessi su intessi). Qual è la convenienza per gli eredi o aventi causa, soprattutto se con problemi economici?
Ecco dov’è il trucco di un’ottimale gestione del proprio prestito: NON BISOGNA FAR DIMINUIRE IL VALORE ECONOMICO DELL’IMMOBILE, in relazione al debito. In tale caso, gli eredi potrebbero ottenere molto di più dell’importo da rimborsare, accendendo un altro mutuo o vendendo l’immobile ed incassando la differenza.
Anzi, può essere utile destinare parte di tale prestito ad aggiornare l’immobile alle nuove normative sull’ambiente, essendo abbastanza difficoltoso per le persone di una certa età accedere ai canali finalizzati tradizionali di prestito.
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giuseppe guerrizio
9 Marzo 2015 alle 19:23si chiede un mutuo ipotecario vitalizio