Negli ultimi anni abbiamo assistito, dopo i primi successi, soprattutto a seguito dell’introduzione normativa dell’opportunità di surroga, ad un calo progressivo del ricorso a tale operazione. E ciò può essere per due ragioni: una piuttosto intuitiva da ricollegare al venire a mancare della convenienza economica dell’operazione, sul fronte degli spread commerciali ancora non del tutto competitivi rispetto alla media europea; l’altra, invece, è sempre dovuta alla carenza di informazione, e pure dopo anni dall’introduzione del decreto.
La surroga del mutuo quando converrebbe?
Al momento della sua introduzione (18 febbraio 2007), il Decreto Bersani sulla surroga mutuo ha rappresentato un’interessante opportunità in quanto ha reso possibile:
- l‘eliminazione delle penali e dei costi per l’estinzione del vecchio mutuo;
- lo sgravio di imposta sostitutiva, ulteriori spese e costi notarili, altrimenti da sopportare. Infatti, non si ha estinzione d’ipoteca ma il subentro del nuovo creditore sui diritti del precedente;
- il mantenimento delle precedenti condizioni contrattuali, compresa l’assicurazione stipulata.
Quindi, a questo punto, bisognerebbe soffermarsi solamente su un aspetto: le migliori o peggiori proposte finanziare dei singoli offerenti. E tenendo conto che molto spesso (anche se non è obbligatorio) si dà luogo al passaggio di conto, non si può non tenere conto anche delle diverse condizioni offerte sulla tenuta di conto corrente. Bisogna imparare, inoltre, a distinguere fra operazione finanziaria di surroga ed operazione finanziaria di liquidità tante volte collegata alla prima ed allettante. Nel secondo caso, è da pensare all’accensione di un vero e proprio nuovo finanziamento, proposto anche per incoraggiare la surroga e che potrebbe, quindi, comportare dei costi aggiuntivi. Non tutte le banche danno la possibilità di effettuare la surroga del mutuo, proponendo in alternativa la sostituzione, ovvero l’estinzione del precedente (ad es. con un mutuo-consolidamento) e l’apertura di un nuovo mutuo.
E’ tempo di elevati spread commerciali. La surroga conviene ancora come prima? Cerchiamo di capirlo in larghe linee, anche perché tale operazione viene solitamente sconsigliata negli ultimi tempi. E’ del tutto giusto?
In conclusione, per quale ragione si potrebbe quindi addurre che la surroga non converrebbe in periodi di forti spread commerciali? Per un unico motivo: quasi, se non tutti, gli istituti di credito applicano comunque un costo occulto in termini di maggiori spread, sul fronte della garanzia dell’operazione a 0 spese. Ma da un altro punto di vista, se le condizioni finanziarie offerte da un istituto di credito (e come abbiamo visto non ci si deve soffermare sul solo mutuo ma anche sul rapporto complessivo in itinere con l’offerta che cerca chiaramente di prevedere dei privilegi per la clientela fidelizzata) sono a noi, in ogni caso, più convenienti rispetto a quelle che ci offre l’altro istituto di credito, perché non sfruttare tale opportunità prevista per legge?
Non è, quindi, del tutto giustificato il calo della surroga in sé e per sé, se non associato alla crisi che stiamo vivendo ed affrontando.
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