La crisi, oramai lo abbiamo capito tutti bene, colpisce soprattutto chi è più debole e fragile. Possiamo riscontrarlo, purtroppo, in tanti e troppi episodi, dalla ‘diminuzione’ delle pensioni ai più anziani, tagli della spesa della sanità fino ad arrivare alla mancata concessione di credito ai giovani ed agli extracomunitari. In questo caso parleremo di come questi 2 gruppi eterogenei, ma comunque più fragili rispetto ad altri, abbiano difficoltà ad accedere a mutui che coprano una certa percentuale della somma del valore dell’immobile e vedremo come si tenda a dare loro meno soldi.
Secondo Bamkitalia la crisi finanziaria di questo 2012 ha sicuramento provocato una diminuzione dell’erogazioni di finanziamenti ed ha reso più difficile e selettivo l’accesso ai mutui a tutti, ma soprattutto per quelle categorie, come giovani ed extracomunitari, cioè con condizioni di lavoro peggiori. Oltre il danno la beffa.
Se facciamo un raffronto scopraimo che il numero di nuovi mutui stipulati è diminuito del 9% annuo dal 2008 al 2011. Bisogna anche fare un salto in dietro per vedere che, tolti i 4-5 anni culminati nel 2007 dove il numero delle vendite si era impennato fino ad oltre 800 mila immobili venduti, il numero di compravendite dal 2009 al 2011 rientrava nella media degli ultimi 20 anni (500mila), solo dall’estate del 2011 e poi in questa prima metà del 2012 si è visto un tracollo, dovuto soprattutto ad una giustificata crisi di fiducia di chi può permettersi di comprare una casa. Il mattone non è più visto come un investimento sicuro ed in crescita e si attende la discesa dei prezzi, che finora non è avvenuta come pronosticato. Per rilanciare il settore una diminuzione ha una faccia positiva ed una negativa: quella positiva è che se scendono i prezzi più persone possono comprare (la prima casa per andarci a vivere) e diventa più conveniente che andare a vivere in affitto, ma la negativa è che chi vuole investire aspetterà che i prezzi calino ancora per fare affari ancora migliori.
Tornando al calo dei mutui, che come scrivevamo ha colpito in misura più netta, i mutuatari più giovani e gli stranieri, che hanno subito la parte più pesante dell’attuale situazione economica del Paese e le scelte più selettive delle banche. Gl’istituti di credito sono alle prese con la crisi di liquidità, dopo anni in cui hanno i mutui son stati erogati con troppa facilità.
«L’irrigidimento dell’offerta ha inciso in misura minore sui mutuatari con redditi elevati. In particolare – risponde l’addetto di Bankitalia – la crescita dell’importo medio dei mutui concessi a giovani ed extracomunitari è stata assai più contenuta rispetto alla media: la riduzione del loan to value (il rapporto fra il mutuo e il valore dell’immobile), in calo di quasi nove punti percentuali rispetto al livello precedente la crisi, può essere risultata più vincolante per questi gruppi di mutuatari».