Abbiamo dedicato una serie di articoli al mondo dei prestiti ed alle alternative al mutuo tradizionale, nonché ad alcuni dettagli tecnici che approfondiremo in seguito. Ora, torniamo a soffermarci sulle offerte delle varie banche, per quanto riguarda i mutui. Oggi ci dedicheremo al mutuo acquisto o ristrutturazione casa Webank, ed in particolare a quello a tasso variabile.
Condizioni e termini validi per il mutuo variabile Webank
Le condizioni finanziarie che vi presenteremo sono valide per tutti i mutui variabili casa richiesti entro il 30 ottobre 2012 e stipulati entro il 31 dicembre 2012.
Webank offre gratuitamente per la linea di prodotti mutui casa (acquisto e ristrutturazione):
- l’attivazione e la gestione del mutuo (spese nulle)
- perizia (effettuata da tecnico delegato da Webank) e polizza incendio e rischi casa (somma assicurata pari al valore di ricostruzione dell’immobile determinato in base alla superficie ed alla categoria catastale ed a prescindere dal capitale residuo da rimborsare)
Le altre polizze (polizza vita e polizza multirischi) sono facoltative.
Sono posti dei precisi limiti, affinché scatti la variabilità del tasso a vantaggio di chi ha stipulato il variabile, ed in particolare si specifica che:
- la riduzione del tasso si può avere per importi a partire da 125.000 euro
- la riduzione del tasso si può avere per importi, in ogni caso, entro il 60% del valore dell’immobile
Importo finanziabile e piano di rimborso mutuo variabile we-bank
E’ finanziabile:
- in caso di acquisto casa, al massimo l’80% del minor valore fra quanto pagato per acquistare l’immobile e quanto risultante dalla perizia
- in caso di ristrutturazione casa, al massimo il 50% ma l’erogazione avviene prima dei lavori
Il parametro usato per l’indicizzazione è l’Euribor a 3 mesi (media dei tassi rilevata a scadenza della rata riferita al mese precedente alla rata in corso). Vi si aggiunge uno spread predeterminato contrattualmente che diminuisce all’aumentare dell’importo finanziato. Il massimo di cui può trattarsi è 3 punti percentuali.
Il piano di ammortamento è quello più utilizzato: il classico piano francese, con quota capitale crescente e quota interessi decrescente. Si rimborsano, infatti, nel periodo iniziale in misura maggiore gli interessi, anziché il capitale. In tali casi, non è mai conveniente estinguere il mutuo nel periodo iniziale, dato che il capitale da rimborsare risulterebbe ancora elevato.
Il variabile rispetto al tasso fisso al momento
Possiamo, al momento, concludere che, malgrado gli spread applicati nel 2012 siano, pure per gli stessi prodotti, più alti anche di 2 punti percentuali rispetto a qualche anno fa, il tasso fisso solitamente si attesta sul 6% ed oltre. Pertanto, visti i buoni livelli dell’euribor e la politica bce, il variabile non rappresenta ancora un rischio gravoso. Come abbiamo però visto, di solito, si tratta di variabili spuri, ovvero soggetti a determinate condizioni (variabilità condizionale del mutuo). Quindi, meglio non prevedere eccessive discese del tasso applicato contrattualmente. Di solito, malgrado ciò, il variabile in periodi di stabilità dei parametri di indicizzazione verso il basso è meno costoso del fisso.