Riepiloghiamo le caratteristiche del fondo “Diritto al futuro“, ancora fruibile. La storia pregressa di tale fondo non è molto brillante, anche perché non si è creato un adeguato collegamento tra la sua messa a disposizione (a titolo di garanzia) e l’offerta da parte degli istituti di credito, in luogo di prodotti alternativi, con maggiori garanzie richieste. Ma il tamburellare televisivo di fine anno incentrato sul progetto “Diritto al futuro”, e per progetti di studio, e per l’acquisto della prima casa (mutui ipotecari per l’acquisto della prima casa), lascerebbe ben sperare. E’ poi da dire che molte possono essere le alternative al fondo pubblico, creabili stesso nel mondo del “credito su misura”.
Diritto al futuro: Il ruolo dello Stato è di garante per il 50%
Ciò vuol dire che, a compensazione delle minori garanzie di cui si è in possesso (ad es. contratti atipici o a progetto in luogo dei contratti a tempo indeterminato), si può ottenere lo stesso il mutuo, in quanto garantisce lo Stato per noi. E’ come se quest’ultimo diventasse una sorta di “prestatore” ad ultima istanza. Soltanto presso gli istituti di credito convenzionati è possibile richiedere tale tipologia di mutuo per la prima casa e le condizioni applicate possono variare da istituto ad istituto, ed entro determinati valori soglia in base all’accordo tra l’Abi ed il Dipartimento della Gioventù.
Per gli anni trascorsi, è stata rilevata una sporadica concessione di tali forme di credito agevolato e garantito a medio/lungo termine (mutui ipotecari prima casa). Ed anche per questo il fondo ha ancora capienza.
Chi può beneficiare del fondo-garanzia Diritto al futuro per la prima casa?
Di seguito, riassumiamo le caratteristiche principali che devono avere i beneficiari, affinché siano idonei a fare richiesta presso l’istituto di credito convenzionato:
- giovani coppie, ed a prescindere dal fatto che abbiano o meno figli;
- nuclei familiari composti anche da un solo genitore (in questo caso è richiesta la presenza di un figlio minore);
- assenza di titolarità di proprietà di altre case (o immobili ad uso abitativo);
- ogni richiedente non deve avere oltrepassato i 35 anni di età;
- reddito imponibile ISEE non oltrepassante i 35.000 euro e determinato in misura prevalente (oltre il 50%) da rapporti contrattuali a tempo determinato, a progetto o comunque precari.
Ulteriori condizioni da tenere in considerazione:
Il finanziamento per comprare l’abitazione principale erogato, attraverso tale opportunità, non devono essere superiori ai 200.000 euro.
Ed inoltre, fermo restando che trattasi di prima casa (quindi, abitazione principale):
- non deve trattarsi di immobile rientranti nelle categorie catastali di lusso;
- non deve trattarsi di immobile dalla superficie superiore ai 90 metri quadrati.
Insomma, tale opportunità agevolata (mutui ipotecari per l’acquisto della prima casa) già esistente da qualche anno, si spera che finalmente avrà un riscontro positivo.